lunedì 23 settembre 2013

Valle Tre Santi

Tra i vari itinerari che si possono trovare sui Sibillini la Valle Tre Santi non è certo uno dei più frequentati, anzi!
Non sempre, tuttavia, la mancanza di folla è indice dello scarso interesse di un percorso, che in questo caso è davvero molto piacevole.
Si compie un anello, passando dal bosco alla strettissima e buia forra dove scorre il Tennacola, per poi proseguire in una bellissima faggeta e scendere poi nuovamente nel bosco.
Alcune incertezze di orientamento per individuare il sentiero in discesa, il giro è da evitare nelle stagioni piovose o di scioglimento delle nevi, quando la forra sarebbe impraticabile a causa dell'acqua.

Accesso: Abbadia (GPS: 43.004898, 13.268781)
Tempo di percorrenza: 3.15 ore
Dislivello: 800 metri
Difficoltà: E
Valutazione: ***


Si parcheggia nella piccola frazione di Giampereto, proprio di fianco all'Abbazia di Piobbico; il sentiero inizia nei pressi del cimitero, sulla carreggiabile che da qui conduce all'abitato di Le Cese.

L'Abbazia di Piobbico

L'imbocco del sentiero

Seguendo la strada asfaltata, in mezzo al bosco, si sale fino ad entrare nel paesino (quattro case), attraverso il quale si transita imboccando il sentiero.
Il percorso passa ora per prati, in lieve salita tra cespugli di rosa canina e piccoli arbusti si prosegue fino ad entrare nel fitto del bosco, dove le pendenze iniziano lievemente ad aumentare.
Salendo tra i faggi si incontra una piccola fontana, dove alla mia vista due scoiattoli scappano alla velocità della luce.

I prati subito dopo la frazione Le Cese

La fonte nel bosco

Si continua a salire nel fitto del bosco, con traccia sempre abbastanza evidente, sino ad incontrare un bivio, dove un cartello segnavia indica di prendere a sinistra.
Ora il cammino è più ripido ed il terreno più malagevole: si seguono omini e tracce, camminando all'ombra di ripide falesie, che sveltamente si stringono e si innalzano a formare la forra in cui scorre il Tennacola.

Il bivio per la Valle Tre Santi

La forra

Superato questo tratto si rientra nella faggeta, nella quale si sale seguendo numerosi omini e qualche segnale bianco-rosso.
Il sentiero compie alcuni tornanti, lasciando a volte intravedere le vette circostanti, fino a sbucare nei pressi dell'abitato di Pintura di Bolognola.

La faggeta

I prati di Pintura di Bolognola

Da qui si potrebbe tranquillamente decidere di tornare indietro per la strada percorsa all'andata oppure di scendere compiendo un anello, sicuramente un percorso più completo.
Seguendo la strada asfaltata in direzione Sassotetto (o per un sentiero che passa per prati) si aggira il Monte Valvasseto fino alla Forcella, dove si inizia a scendere, tenendo la sinistra, per il grande prato.

Salendo sul Monte Valvasseto

Qui la traccia si fa più esile ed è facile perderla.
Si entra in un boschetto, si procede verso sinistra per macchie, si attraversa un piccolo prato e si giunge in vista di alcune case.
Qui, scendendo ora verso destra, si va ad intercettare una larga sterrata in lieve pendenza che si immette all'interno della faggeta.
Si segue ora la sterrata, con lievi saliscendi, arrivando ad una casupola immersa nel bosco, dopo la quale la sterrata diventa sentiero ed inizia a scendere.

Casa nel bosco

Traversato un prato, il percorso diviene ghiaioso e a tratti decisamente ripido: in breve, dopo alcuni tornanti, ci si ricongiunge al sentiero seguito all'andata, in corrispondenza del bivio segnalato dal cartello.

Prati

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