domenica 1 maggio 2016

Balza della Penna, Castellani-Vampa

Si tratta di una via molto piacevole su roccia generalmente buona e con difficoltà contenute.
L'esposizione la rende adatta alle giornate primaverili quando ancora il caldo non opprime l'arrampicata.
Protetta interamente a fix, anche alle soste (alcune da collegare), in un solo tiro la difficoltà richiesta per la libera è il 6b, ma questa lunghezza può essere superata senza problemi anche in A0.
Molto panoramica la cresta di rientro.

Accesso: ss 257 Apecchiese, Km 40.800
Tempo di percorrenza: 4 ore 
Dislivello: 200 metri
Difficoltà: V (un solo tiro 6b ma interamente azzerabile)
Valutazione: ***


Dalla strada imboccare il sentiero che sale evidente all'interno del bosco verso la Balza della Penna e seguirne il corso sinchè la parete non esce allo scoperto.
Qui prendere la traccia di sinistra, che in breve conduce alla parete. La via attacca in prossimità di un evidente diedro, in corrispondenza di un comodo terrazzino erboso (targhetta con nome).

La Balza della Penna

L1: salire per facili rocce la paretina sovrastante, piegando quindi a sinistra con arrampicata divertente. Dopo un secondo risalto si sosta su un terrazzino su due fix (30 m, IV+).

Sosta del primo tiro

L2: proseguire per la crestina sopra al terrazzino di sosta, attraversando un tratto con molta vegetazione, nei pressi del quale si sosta con cordoni (da mettere) su alberelli (15 m, III).
L3: salire la placca sovrastante con bei movimenti, arrivando a sostare in corrispondenza di un grosso albero (30 m, V),

Sul terzo tiro

L4: traversare verso sinistra (IV), poi salire qualche metro e continuare ancora in traverso verso sinistra per qualche metro, superando una prima sosta su chiodi (25 m,. IV).
L5: salire per il liscio diedro grigio sovrastante, superando il tetto che lo chiude con un traverso verso destra (30 m, obb. 6b, oppure A0).

Alla fine della quinta lunghezza

L6: proseguire per il diedro sovrastante, spostandosi poi a sinistra e quindi per facile spigolo fino alla comoda sosta con vista sul grande cengione intermedio (30 m, V).

Sesto tiro

Arrivo in sosta

L7: su facili roccette e rampe alzarsi tenendo lievemente la destra, cercando una sosta su due fix da collegare (25 m, III).
L8: ancora per facili rocce e balze seguendo la linea dei fix, sosta su grossa catena alla base di un doppio diedro (25 m, III).
L9: su per uno dei due diedri su difficoltà contenute, sbucando in piena cresta, in corrispondenza della croce con libro di vetta (25 m, IV).

Ultimo tiro

Per il rientro si segue inizialmente l'affilata cresta fino al suo termine (qualche fix), per poi prendere una evidente traccia che scende sul versante destro e che in circa 40 minuti conduce alla strada.
Bel panorama e via sicuramente da ripetere, nei giorni infrasettimanali tenere presente il rumore dell'antistante cava.
Per una ripetizione portare circa 14 rinvii e materiale per unire qualche ancoraggio di sosta dove non presente la catena.

Cresta finale

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