lunedì 3 aprile 2017

La vetta orientale per la ferrata Ricci

D'estate la ferrata Ricci è un modo divertente per raggiungere la vetta orientale del Corno Grande, le difficoltà sono grossomodo contenute e la vicinanza al Rifugio Franchetti rende l'accesso comodo e fruibile a molti escursionisti.
Con la stagione invernale il percorso cambia però drasticamente, i cavi della ferrata sono coperti dalla neve ed i pendii nevosi devono essere affrontati con picche e ramponi.
L'ambiente è ampio e la salita piacevole, senza particolari difficoltà tecniche. La salita può terminare all'uscita della ferrata o proseguire sino alla panoramica vetta orientale, consigliata.

Accesso: Prati di Tivo (TE)
Tempo di percorrenza: 5 ore a.r.
Dislivello: 900 metri
Difficoltà: AD-
Valutazione: ****



La partenza della funivia per la Madonnina è alle otto e trenta, probabilmente un po'troppo tardi per la stagione primaverile, soprattutto se si vogliono affrontare salite dove le basse temperature sono importanti.
Dall'arrivo degli impianti iniziamo quindi a camminare ben decisi verso il Rif. Franchetti, su neve per ora compatta ma che già sappiamo diventerà un pappone tra poche ore.
Oggi c'è folla, soprattutto di scialpinisti, almeno una quarantina di persone, dopo di noi, risalgono il vallone verso il rifugio.
Arrivati al Franchetti su buona traccia ci dirigiamo verso sinistra, alla base della evidente rampa sulla quale inizia la ferrata Ricci.

La rampa iniziale della ferrata Ricci vista dal Rif. Franchetti

I cavi sono completamente coperti e ci leghiamo in conserva, la neve qui è dura e portante, ben scalabile.
Iniziamo salendo la prima rampa, dopo la quale si sale ancora per un bel canale e si sbuca su una panoramica selletta.

Poco dopo l'attacco

Bel traverso

Il Rif. Franchetti e la Est del Corno Piccolo

Traversiamo ora verso sinistra e risaliamo un altro canalino, dopo il quale - superato un altro traverso facile ma un poco esposto - pieghiamo per un canale sulla destra.
La via della ferrata Ricci qui proseguirebbe risalendo un facile ed evidente pendio sulla sinistra, che potrebbe essere una valida alternativa qualora il canale non fosse percorribile per l'accumulo di neve.
La neve qui è infatti un po'sfondosa ed accumulata, ma dopo una strettoia compare addirittura un breve salto ghiacciato, dopo il quale si affronta il pendio finale fino in cresta.

Canale con neve sfondosa

Saltino ghiacciato

Usciti sul pendio finale

Bellissima la vista sul paretone, si procede ora risalendo la cresta fino ad una sorta di comba posta sotto la vetta orientale.
Per la vetta si sale quindi sulla sinistra, affrontando qualche facile risalto roccioso fino a sbucare in circa venti/trenta minuti in cima alla orientale.
Il panorama che da qui si può ammirare è notevole, la vista sul Ghiacciaio del Calderone completa.

Paretone e Monte Camicia

La vetta occidentale ed il Ghiacciaio del Calderone

Per la discesa si segue il percorso di andata sino alla comba sottostante la vetta; si scende da qui verso un evidente canalino dove affrontare in discesa un paio di passi un po'ripidi ed esposti su ghiaccio.
Al di sotto del canalino il pendio si allarga e si raggiunge l'estremità bassa del Calderone, dalla quale in pochi minuti si torna al Rif. Franchetti e quindi alla Madonnina.
Bella uscita, facile, panoramica e divertente; sconsiglio di affrontarla a stagione inoltrata a causa della molta neve che potrebbe rendere complessi l'avvicinamento ed il rientro, in ogni caso veramente piacevole!

1 commento:

  1. Complimenti per le foto e per la quantità di relazioni, mi permetto di dirti solo che per le gite su neve, se puoi inserire anche la data della gita. Chiaro che le situazioni non saranno mai le stesse, ma le indicazioni che ci dai, possono servire ad interpretare le situazioni una volta sul posto aiutati anche dalle foto. Grazie ancora.

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