venerdì 23 agosto 2019

Il Jof di Montasio per la Via Findenegg

Lo Jof di Montasio, con i suoi 2752 metri, è la seconda vetta delle Alpi Giulie, la prima per elevazione in territorio italiano.
La salita in vetta per la Via Findenegg, accompagnata alla discesa per la più facile ferrata della via normale, attraverso la scala Pipan, è un viaggio eccezionale nel cuore di questa bella vetta.
L'ascensione, pur non estremamente difficile, richiede un buon impegno fisico e passo sicuro su terreno d'avventura.

Accesso: Altopiano del Montasio
Tempo di percorrenza: 6 ore a.r.
Dislivello: 1.200 m
Difficoltà: EEA (numerosi pass. I° e II°)
Valutazione: ****



Da Sella Nevea si imbocca la strada che ripidamente conduce al bellissimo Altopiano del Montasio, splendidamente affacciato sul massiccio del Canin.
Si parcheggia poco al di sotto del Rif. Brazzà, iniziando a camminare per la strada che in breve conduce proprio al Rifugio.
Da qui si imbocca l'evidente traccia sulla sinistra, iniziando la risalita verso la Forcella Disteis. Questa parte di percorso è semplicemente splendida: si cammina senza troppa fatica tra le marmotte, con un affaccio magnifico verso il Canin e sull'intero Altopiano.

Il Jof di Montasio e il suo altopiano 

Salendo, alle spalle il massiccio del Canin

Dopo un ultimo tratto più ripido si giunge, per faticose ghiaie, alla Forcella Disteis, popolata da un nutrito branco di camosci, per nulla timorosi della vicinanza dell'uomo (occhio però ai sassi).
La via Findenegg è qui indicata con un'evidente scritta rossa, seguendo la quale si attacca, sulla sinistra, un sistema di cenge e roccette.
Ci si immette, così facendo, nella "grande cengia", appunto una lunga cengia che taglia orizzontalmente la parete del Jof di Montasio, discretamente esposta e priva di ancoraggi (se non in un paio di brevi passaggi), ove prestare quindi massima attenzione.
La via è sempre indicata da bolli rossi più che evidenti, seguendo i quali, dopo aver incontrato il bivio per il Bivacco Surigar (non seguire le indicazioni per il biv. ma quelle per la Findenegg) si raggiunge il canalone dove corre la parte più interessante della via.
Si procede ora per l'evidente e grande canale roccioso, affrontando alcuni tratti pietrosi e numerosi passaggi di facile arrampicata, fino al II°, che richiedono tassativamente piede fermo e padronanza dei movimenti in quanto non esistono ancoraggi o cavi cui fare affidamento.
Dopo alcuni ultimi più facili risalti si raggiunge finalmente il filo di cresta, panoramicissimo, percorrendo il quale si giunge in breve alla bella croce di vetta, nei pressi della quale si trova anche una campana.

La vetta dello Jof di Montasio

Facile cresta

Per la discesa si segue la ferrata della via normale, proseguendo per la cresta, ora più larga, fino ad intercettare i cavi che, dopo un breve tratto su terreno ghiaioso, conducono alla lunga scala Pipan.

La caratteristica scala Pipan

Al termine della scala si prosegue per ripide ghiaie, fino a raggiungere una piccola sella, sulla sinistra, oltre la quale il percorso si fa più agevole.

Gli stambecchi accompagnano ogni passo di questo itinerario

Si continua la discesa, ora, scendendo verso destra facili balze con alcuni tratti attrezzati (bolli rossi), raggiungendo in breve la Forcella Disteis lasciata all'andata. Da qui contare circa 45 minuti per il rientro al parcheggio o al Rifugio.
Fondamentale, in tutto il percorso, l'utilizzo del casco, in quanto i numerosissimi stambecchi presenti in zona fanno spesso cadere sassi di ogni dimensione.

Nessun commento:

Posta un commento