martedì 7 luglio 2020

La traversata dei Breithorn

Traversata entusiasmante, esposta, panoramica, mai banale.
Devo ammettere che avevo sempre sottostimato questa salita e che mi sono dovuto grandemente ricredere.
La via, che tocca ben 5 vette di oltre 4.000 metri, si svolge in un ambiente mozzafiato, a cavallo di una cresta emozionante per la visuale che si ha sin dall'inizio della traversata, dal Cervino, al Bianco, al Monviso.
Le difficoltà, pur non estreme, non sono mai scontate: l'esposizione è spesso elevata e occorre scalare sempre con i ramponi.
Per una ripetizione è necessario un assortimento di protezioni veloci e normale dotazione alpinistica.

Accesso: Cervinia (AO)
Tempo di percorrenza: 3/4 ore da Plateau Rosa al Bivacco Rossi e Volante, 5/8 ore dal Bivacco alla vetta del Breithorn Occidentale
Dislivello: circa 1000 in totale
Difficoltà: AD+ (pendii di neve fino a 40°, passaggi di III su roccia)
Valutazione: *****



L'itinerario, da spezzare in due giorni, prevede la partenza da Cervinia: con tre differenti funivie si giunge sino al Plateau Rosa (Testa Grigia, 3.480 m.), da dove ha inizio l'avvicinamento.

Il Cervino dal Plateau Rosa

Qui si risalgono le piste da sci sul ghiacciaio di Ventina, giungendo nei pressi del Piccolo Cervino, al Breithornpass (3.814 m).
Si imbocca ora il ghiacciaio e si costeggia in questo modo sulla destra la lunga cresta che si percorrerà il giorno successivo.
Si mantiene in questo modo la traccia a mezza costa fino a giungere nei pressi di un evidente pulpito roccioso, sopra al quale sorge il Bivacco Rossi e Volante (3.700 m), che si raggiunge con l'aiuto di alcune corde fisse per un canale di neve e roccia (circa 3/4 ore dal Plateau Rosa).

Verso il Bivacco Rossi e Volante

Bivacco Rossi e Volante

Castore e Polluce dal Bivacco

Attenzione: il Biv. Rossi e Volante, pur essendo il punto d'appoggio perfetto per l'ascensione, è spesso affollatissimo ed è frequentato, purtroppo, anche da soggetti poco educati. Vi sono solamente 10 posti letto e abbiamo dormito (o meglio, abbiamo cercato di farlo) ammassati in terra. Alcuni alpinisti hanno preferito bivaccare fuori.
Punto di appoggio alternativo può essere il vicino Rif. Guide d'Ayas (3.425 m), considerando tuttavia che con tale scelta si aggiungerebbero circa 2 ore all'itinerario.

La salita vera e propria inizia dalle facili roccette sovrastanti il Bivacco Rossi e Volante: oltrepassate queste si inizia a risalire il pendio della Roccia Nera (4.076 m.), su pendenze fino a 40°, facendo attenzione ad eventuali tratti di ghiaccio scoperto.
In circa un'ora si è in questo modo in vetta al primo panoramico 4.000 della giornata.

Il chiarore dell'alba dalla cresta

Si prosegue ora per cresta, con attenzione alle grandi cornici, prima perdendo un po'di quota e poi risalendo alla vetta del Gemello del Breithorn, affrontando un piccolo tratto su roccette prima della cima (4.106 m.).
Si segue ora la cresta, che diviene presto molto esposta ed affilata, scendendo qualche metro sul versante nord (attenzione, delicato) per rintracciare gli ancoraggi di una prima discesa in doppia.
Segue una seconda calata (presente una fissa, ma abbiamo usato la nostra corda) che conduce al filo di cresta.
Procedere per la cresta, con bellissimi panorami, fino a iniziare la risalita verso il Breithorn Orientale, alla cui vetta si giunge dopo un breve passaggio su roccia (4.141 m).

Verso la vetta del Breithorn Orientale

Procedere oltre la vetta per cresta, individuando - ancora una volta con esposta e delicata discesa sul versante nord - un ancoraggio per una doppia. Eseguire quindi due calate fino a raggiungere nuovamente la cresta.
Si segue ancora la cresta, adesso, fino alla base del roccioso Breithorn Centrale, alla cui sommità si giunge scalando tre salti di roccia. 
E'questa la parte più impegnativa della salita, da affrontare in conserva protetta o con qualche tiro di corda a seconda delle proprie capacità. 

Alla base del Centrale

L'arrampicata non è difficile (generalmente III), ma sempre molto esposta e verticale, il che è senz'altro molto appagante ma allo stesso tempo richiede buon controllo e padronanza.
Il primo salto si supera sulla sinistra, prima in facile traversata e poi con bell'arrampicata su buona roccia (III), seguendo gli evidenti segni lasciati dai ramponi.
Il secondo salto è caratterizzato da una ripida parete fessurata (III), alla quale seguono alcuni passi molto esposti.
L'ultima sezione prevede il superamento di alcune affilate crestine, di un canale di facile misto e infine di un esposto torrione da aggirare in traversata. 
Un'ultima sezione di esposte creste conduce infine alla nevosa cima, a quota 4.160 m.

Una cordata sugli ultimi risalti del Breithorn Centrale

Vetta del Centrale

Terminano qui le difficoltà tecniche: si scende per evidente cresta alla sella che separa il Breithorn Centrale dall'Occidentale e, in breve, si raggiunge il quinto quattromila della giornata, a quota 4.165 m, vetta che regala una vista clamorosa sul vicino Cervino.


Per la discesa raggiungere il ghiacciaio percorso all'andata e, al termine di questo, procedere per le piste sino al Plateau Rosa, ove riprendere la funivia.

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