lunedì 16 maggio 2022

Balza Forata, Via dell'Amicizia

Interessante salita, interamente attrezzata a chiodi, che con intuito vince la bella parete di punta Anna.
Le difficoltà obbligatorie non sono elevate ma la salita richiede padronanza del grado.

Accesso: Santa Maria in Val d'Abisso (Piobbico, PU)
Tempo di percorrenza: 40 min. l'avvicinamento, 3 ore la via
Dislivello: svil. 130 metri
Difficoltà: VII+ (obbl. V+ e A0)
Valutazione: ***


Dalla chiesetta di Santa Maria in Val d'Abisso si inizia a risalire l'omonima splendida valle, procedendo per il sentiero che conduce alla Balza Forata.
Dopo circa 20 minuti di cammino, prima che il sentiero scenda ad attraversare il ruscello, si imbocca una più esile traccia a sinistra, in corrispondenza di un ghiaione.
Con ripide svolte la traccia guadagna quota: ad un primo varco nel bosco sulla destra (faccia a monte) si raggiunge l'attacco della via "l'anno delle cicogne".
Per individuare l'attacco della via dell'amicizia occorre tralasciare questo primo varco e continuare a salire per il faticoso sentiero, fin quando un grande omino indica un secondo varco, in corrispondenza del quale si trova l'inizio della via (cordoni su albero, circa 40 min. dalla macchina).

L1: alzarsi su buone prese a destra e rimontare una prima cengia. Salire ancora ad una cengia poco sopra e iniziare a traversare decisamente verso destra, facendo attenzione a delle inquietanti lame gialle. Affrontare ora uno strano diedrino, quindi uscirne traversando ancora verso destra sino alla sosta (30 m, V/V+).

L2: per la placchetta dinanzi alla sosta, salendo una sorta di spigolo. Traversare qui su cengia un po' sporca (alberello per proteggere) e procedere per la stessa, sempre in traverso e in massima esposizione sino alla sosta (30 m, V/V+).


L3: per facili rocce guadagnare la base di una rampa ascendente verso sinistra, quindi con passo impegnativo rimontare la rampa sino a un marcato gradino. Seguire ora, con più facile arrampicata, un diedro appoggiato, andando a sostare sotto a un evidente tetto giallo (30 m, VI).

L4: salire con arrampicata atletica il diedro aggettante ma ben ammanigliato, entrando in questo modo in uno stretto e più facile camino, terminato il quale si traversa a destra, raggiungendo un robusto leccio da sfruttare per la sosta (20 m, VI/A0)


L5: spostarsi a sinistra della sosta e salire una sorta di diedrino formato da blocchi, guadagnando così un gradone alla base di una placca giallastra. Salire ora con difficoltà sostenute e continue la placca, fino ad uscirne in corrispondenza di una clessidra. Ora per rocce più facili fino alla vetta del torrione (25 m, VII+/A0)


Discesa: procedere per la cresta in direzione sud-est (destra faccia a monte considerando il versante di salita). Seguendo una netta traccia a zig zag sul ghiaione, comodamente, si torna in breve al sentiero che sale dalla chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso.

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