domenica 4 febbraio 2024

Corno Piccolo, p. Est, Canale dell'Immondezzaio (o del Monolito)

Salita di grande ambiente, che raggiunge la vetta del Corno Piccolo per la parete Est, vincendo il verticale versante nel suo punto debole.
Lungo la via di salita sono presenti alcune soste, utili per la progressione, che potrebbero però essere sommerse in caso di maggiore innevamento.

Accesso: Prati di Tivo (TE)
Tempo di percorrenza: 8/9 ore con partenza dai Prati di Tivo
Dislivello: 1.200 m
Difficoltà: AD+/D (pass. III+)
Valutazione: ****


Accesso: dai Prati di Tivo occorre raggiungere la Madonnina, stazione di arrivo della funivia. 
Quest'ultima è però quasi sempre inattiva, ragion per cui nella maggior parte dei casi occorre salire a piedi.
Ciò può avvenire partendo dalla piana del laghetto, passando poi per l'albergo diruto: anche tale soluzione non è però sempre praticabile, in quanto la strada che dai Prati di Tivo sale al laghetto è spesso innevata o comunque chiusa al transito per effetto di ordinanze comunali.
Ultima modalità di accesso è quella utilizzata da noi, consistente nel gravoso sentiero che, dal piazzale dei Prati di Tivo, sale dritto sotto ai piloni della funivia.
Considerare circa 1h dalla macchina.
Dalla stazione di arrivo della funivia si procede ora per il Vallone delle Cornacchie, superando il passo delle scalette ed entrando, dopo questo, nel grande anfiteatro ove sorge il Rif. Franchetti.
Nella stagione invernale non si segue il sentiero estivo, ma si risale il vallone costeggiando l'imponente parete Est del Corno Piccolo.
In circa 1.30 h dalla Madonnina si giunge alla base del Canale dell'Immondezzaio, sormontato dall'imponente Monolito.



Salita: si attacca il canale salendo una piccola rampa appoggiata con andamento verso sinistra, oltre la quale si giunge alla base di un marcato salto roccioso.
Si supera il salto (III+) sfruttando alcune protezioni in loco, proseguendo poi verso sinistra per altri bei passaggi di misto facile.


Oltrepassata questa sezione rocciosa (più o meno intensa a seconda dell'innevamento) ci si immette nel canale vero e proprio, salendo una bella goulotte per poi proseguire su terreno più ampio (pendenze sui 50/55°, poi decrescenti).


L'ambiente è grandioso, mentre il Rif. Franchetti si fa sempre più lontano ci si avvicina sempre più alla spettacolare struttura del Monolito.
Con andamento intuitivo si prosegue per il canale fino in cresta, uscendo con lieve diagonale a sinistra per evitare una fascia rocciosa.




Discesa: per scendere sono possibili 3 alternative, da valutare in base alle condizioni di innevamento.
1) in doppia lungo la linea di salita, sfruttando quale primo ancoraggio un fittone della Ferrata Danesi e poi le soste attrezzate presenti in loco, se non sommerse.
2) lungo la Ferrata Danesi
3) per la parete nord, scendendo per il canalone appena a sx (faccia a monte) del Sivitili.

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