venerdì 29 luglio 2022

Isola di Tavolara, Ferrata degli Angeli

Anche in località marittime si può trovare qualcosa di divertente per muoversi sul verticale.
L'Isola di Tavolara è sicuramente famosa per tutt'altra ragione che la Ferrata degli Angeli, che resta però un bell'itinerario da percorrere alla scoperta di panorami altrimenti difficilmente apprezzabili.
Il tracciato è esposto a sud ed è sconsigliato percorrerlo nei mesi più caldi; la ferrata non è difficile ma presenta tratti esposti e alcuni passaggi privi di cavo, ragion per cui è necessaria adeguata esperienza.

Accesso: Isola di Tavolara (OT)
Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: 650 m
Difficoltà: EEA
Valutazione: ****


Dal molo di sbarco del traghetto proveniente da Porto San Paolo, si procede verso est, seguendo un'evidente traccia che conduce ad un belvedere sull'Isola di Molara, denominato Punta della Mandria. 
Il sentiero passa tra la bassa vegetazione arbustiva tipica della zona, giungendo infine al belvedere. Da qui si scavalca un masso e si procede per traccia, ora più esile ma segnata da visibili bolli rossi e omini.
Il percorso è ora principalmente in discesa e raggiunge un primo breve tratto attrezzato con cavo che consente di disarrampicare alcuni metri.

Tratto attrezzato in discesa

La traccia da qui risale, su terreno ghiaioso, portandosi nei pressi di un grande antro alla cui estremità destra si trova l'attacco della ferrata, indicato con targa.

Attacco

La ferrata inizia subito verticale ed è attrezzata con ancoraggi artigianali e cavo, un po'lasco in alcuni punti.
Si tratta di una di quelle ferrate dove è meglio utilizzare il cavo solamente come assicurazione, cercando di muoversi arrampicando, dato che la roccia offre sempre buoni appigli e appoggi.
Si sale affrontando anche qualche tratto di sentiero, sempre ben segnato, sino ad una diramazione su una sorta di cengia: qui prendere a sinistra (a dx si raggiunge un tratto evidentemente disattrezzato, con fix privo di piastrina) e seguire ometti e bolli rossi.
Si affronta adesso una sezione priva di cavi che richiede padronanza dei movimenti in quanto occorre muoversi con passi di II e forse anche qualcosa in più. Fare attenzione a non sbagliare via in quanto i bolli non sono sempre visibili, il consiglio è cercare il facile.
Si perviene in questo modo ad un nuovo tratto attrezzato, ora decisamente verticale, che conduce ad un'aerea crestina, esposta ma facile, oltre la quale si prosegue sino alla fine della ferrata, nei pressi di una panoramica forcella con croce e cartello.

Tratti aerei

Fine della ferrata

Eccellente la vista sull'istmo di Tavolara e sulla costa.
Da qui si segue la traccia segnata con omini, non sempre visibili, fino a raggiungere il filo di cresta. Restando a dx di questo si prosegue per gradoni di calcare e lastre fino a Punta Cannone.

L'Isola di Molara


Per il rientro, da Punta Cannone tornare sui propri passi sino all'evidente intaglio poco sotto la cima. Procedere ora traversando la comba ghiaiosa sino a raggiungere il sentiero attrezzato di discesa, i cui cavi sono visibili già da lontano.
Seguire ora l'evidente traccia sino a rientrare alla spiaggia di partenza.

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