giovedì 15 luglio 2021

La Valle delle Cento Fonti

Uno spettacolare angolo nascosto sui Monti della Laga, nel versante teramano del massiccio, un balcone eccezionale per ambiente, panorami e isolamento, che vale sicuramente la strada fino al remoto paese di Cesacastina.

Accesso: Cesacastina (TE)
Tempo di percorrenza: 3 ore
Dislivello: 600 m
Difficoltà: E
Valutazione: *****


Avevo percorso la Valle delle Cento fonti solamente in inverno, con gli sci, ed ero rimasto molto colpito dalla bellezza e dall'isolamento del luogo; dopo essere tornato in estate devo però confessare che il posto è ancora più bello di quanto potessi immaginare.
Per noi marchigiani il gruppo dei Monti della Laga è raggiungibile con più comodità dal versante ascolano, o al limite da quello laziale, mentre risulta assai lungo l'accesso al versante sud, ossia quello teramano.
Il paesino di Cesacastina però merita sicuramente una visita, se non altro per il bellissimo altopiano a cui fornisce accesso.
Dalla chiesetta del paese si individua facilmente, sulla destra, una strada di ghiaia un po'malmessa, che con prudenza consente di raggiungere il punto di partenza dell'itinerario.
Parcheggiata l'auto in un ampio pianoro, si imbocca a piedi l'evidente carrareccia, seguendo le indicazioni per "Cento Fonti".
La strada è comoda e scorre piacevolmente; si imbocca poi, in corrispondenza di una curva, un sentiero sulla destra che immette nella bella faggeta.

La faggeta

Primo bel salto d'acqua

Quasi fuori dal bosco

Dopo aver oltrepassato un panoramico pulpito su una cascata, si esce finalmente sui prati, dove il corso d'acqua costeggia il facile e soleggiato sentiero.
Alle spalle il gruppo del Gran Sasso è visibile quasi nella sua interezza, maestoso, con i Prati di Tivo in bella mostra.


Il gruppo del Gran Sasso

Piscine 

Il sentiero prosegue ora seguendo il corso d'acqua ed i suoi bei salti, fino a circa quota 1750, dove l'escursione termina nei pressi di un pianoro.
Volendo proseguire si può raggiungere la vetta del Monte Gorzano o Cima della Laghetta, interessanti mete che richiedono però quasi il doppio del dislivello.

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