sabato 24 giugno 2023

Rocca Castello, Spigolo Maria Grazia

Salita di stampo classico, anche se attrezzata con fix alle soste e chiodi nei vari passaggi, che raggiunge su difficoltà contenute la bella vetta della Rocca Castello, in alta Val Maira.
La via è esposta a sud-est ed è perciò solare, la roccia è buona e l'arrampicata sempre divertente ed esposta.
Per una ripetizione portare normale dotazione, utile qualche friend medio-piccolo per integrare.

Accesso: Chiappera (CN)
Tempo di percorrenza: 3 ore
Dislivello: 300 m svil.
Difficoltà: V
Valutazione: ****



Giunti al termine della Val Maira, nei pressi del Rif. Campo Base, non imboccare il ponticello che porta al rifugio, ma iniziare a risalire la strada che costeggia la Rocca Provenzale.
La strada, sconnessa, risale la vallata superando un ponticello di legno e compiendo infine una stretta curva; parcheggiare nei pressi di bei pratoni, in vista della Rocca Castello.
Dal parcheggio seguire le indicazioni per il Colle Gregouri, imboccando un sentiero a destra e superando dopo breve un ponticello.
In corrispondenza di un pittoresco edificio in pietra iniziare a risalire su traccia evidente, attraversando uno spettacolare altopiano con bella visuale sulle cascate di Stroppia, raggiungendo il Colle Gregouri.



Da qui scendere per traccia serpeggiante sino ad un netto spigolo, appena a sinistra di una targa commemorativa in marmo.
La via attacca sullo spigolo, su rocce facili (1.15 h dalla macchina).

L1: per facili rocce puntare ad una marcata fessura-diedro da superare in spaccata, sostare su comodo terrazzino (30 m, III, IV+)


L2: la via originale passa a dx, su difficoltà di IV+. Noi siamo saliti per il diedro di sx (2 spit vicini), dopo il quale si traversa a destra per ricongiungersi con gli ultimi metri del tiro originale, con arrampicata aerea su buone prese (30 m, V, poi IV+)


L3: salire la placca appoggiata verso destra, affrontare quindi il tettino (V, 2 ch, vicini) oltre il quale risalire prima un diedro e poi una placca, tenendo infine la sinistra per raggiungere il filo dello spigolo, nei pressi del quale si sosta comodamente (45 m, V, poi IV+)
L4: per facili rocce guadagnare la base di un diedro da risalire con bella arrampicata, uscendone sulla sinistra; affrontare ora la breve placca che conduce alla sosta su cengia, poco distante dal diedro della vicina via Balzola (30 m, IV)
L5: salire il diedro sopra la sosta, quindi per placca ben ammanigliata giungere alla base di un arco di roccia rossiccia, sotto il quale arrampicare traversando verso sinistra (V, 3 ch.); salire poi per placca e infine su spigolo verticale fino al terrazzo di sosta (40 m, IV+, pass. V)


L6: subito a destra dello spigolo, quindi verticalmente cercando la linea di minore resistenza della parete sempre più o meno sullo spigolo stesso; superare un intaglio (possibile sosta scomoda, evitabile con prudente gestione degli attriti) e proseguire per terreno appoggiato sino a sostare su comodi spuntoni, alla base dell'ultimo risalto della parete (50 m, IV+ poi II)
L7: per facili rocce guadagnare il diedro a destra del filo dello spigolo, salirlo con facile arrampicata e guadagnare la vetta, ove si sosta sfruttando la croce metallica (30 m, IV)



Discesa: in doppia lungo la vicina via Balzola o, come da noi fatto, per il canale esposto a nord. Prima calata da buona catena sino ad un cengia, da qui con una seconda calata ancora nel canale ad un terrazzino e con terza doppia ad una cengia. Poco sotto la cengia si trova un ulteriore ancoraggio per una quarta calata da 60 m che porta a terra, poco distante dal Colle Gregouri.

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