venerdì 3 settembre 2021

Lo Schenon del Latemar dal Lago di Carezza

Sentiero impegnativo per una stupenda e panoramicissima vetta, vero e proprio balcone non soltanto sui vicini gruppi dolomitici, ma anche verso l’arco alpino.
Il percorso, oltre ad un discreto dislivello, presenta alcuni tratti esposti con passaggi di I grado nella parte superiore.

Accesso: Lago di Carezza - Passo Costalunga (BZ)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 1.200 m.
Difficoltà: EE (passaggi I°)
Valutazione: ****


Punto di partenza per il sentiero qui descritto è il Lago di Carezza, dal quale la destinazione della giornata è già ben visibile.
Il sentiero parte poco prima del Lago, proprio davanti al Grand Hotel Carezza (parcheggio poco più a monte).
La traccia è inizialmente una comoda carrareccia immersa nel bosco, dalla quale si intravede di tanto in tanto, tra le fronde, il bianco delle rocce del Latemar.

Prima parte del sentiero

Affacci dal bosco

Quando il panorama si apre, in corrispondenza di un verdissimo pascolo, la vista inizia a spaziare verso il vicino gruppo del Catinaccio, con in primo piano la Roda di Vael e le sue verticali pareti.
Inizia qui anche la fatica della giornata, con la traccia che, dopo un breve traverso in discesa, inizia a salire un gravoso vallone detritico sino alla Forcella del Latemar. A passo turistico si impiegano circa due ore per risalire, tra roccette e ripide svolte, questo tratto di sentiero.


L'evidente Forcella Latemar

Man mano che si sale, ovviamente, anche le visuali si allargano, fino a scorgere quasi tutti i principali gruppi dolomitici, dal Civetta, al Sella, al Lagorai, le Pale di San Martino, la Marmolada.

Il gruppo del Catinaccio

Giunti a Forcella del Latemar, dopo un congruo ristoro, si procede verso destra per l’ultima parte del percorso.
La traccia, prima evidente, lascia qui spazio ad un esile e divertente percorso su roccette e gradoni dove, quasi in orizzontale, si affrontano alcuni passaggi discretamente esposti dove occorre utilizzare le mani per progredire (I°, attenzione!).
Si giunge in questo modo ad una evidente sella, dove le difficoltà terminano, dalla quale si giunge in breve in vista della grande croce metallica dello Schenon del Latemar (2.791 mslm), circa 3 ore e mezza dalla partenza.

Ormai in vista della croce di vetta


Il sentiero di rientro si svolge per la stessa traccia di salita. Volendo evitare la discesa per il ripido vallone percorso all’andata si può decidere, come fatto da noi, di seguire la traccia che, contornando Cima Pope, conduce un po’più lungamente al Passo Costalunga, dal quale si rientra al punto di partenza.

Ultimi tratti della discesa

Sinceramente, in ogni caso, ho trovato anche in questa “variante” numerosi tratti ripidi e terreno ghiaioso non molto piacevole da percorrere in discesa.

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