lunedì 8 agosto 2022

Dalla Val Genova al Rif. Mandrone

Splendida escursione in quota, che permette di ammirare da vicino i ghiacciai, ora in stato di inesorabile ritiro, del Mandrone e della Lobbia.
La Val Genova, lunga e sinuosa, si mostra nella sua grandiosità man mano che ci si avvicina al Rif. Mandrone, che dall’alto la domina, con visuale possente sulle grandi cascate formate dallo scioglimento dei ghiacci.
 
Accesso: Malga Bedole – Pinzolo (TN)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Dislivello: 800 m
Difficoltà: EE
Valutazione: ****

La partenza del sentiero per il Rif. Mandrone è nei pressi di Malga Bedole, ultima località raggiungibile in Val Genova (accesso contingentato, informarsi presso la sede del Parco).
Parcheggiata l’auto poco prima della malga si inizia a percorrere la bella spianata posta in fondo alla testata della valle, con la cima della Lobbia che davanti si erge maestosa.

Malga Bedole

Raggiunta la Malga si seguono le indicazioni per il Rif. Bedole, ottimo punto di ristoro, che si raggiunge – ancora per strada brecciata – in circa quindici minuti.

Rif. Bedole

Al Rif. Bedole si imbocca invece il sentiero, ben segnato, che inizia a salire ripidamente e con fitte svolte nel bosco, tra grandi radici e gradoni rocciosi.
La prima parte del percorso è ripida e faticosa: quando la vegetazione inizia a diradarsi e la vista ad ampliarsi anche le pendenze diminuiscono.

Cascate lungo il sentiero 

Breve cengia

La visuale inizia da qui a farsi sempre più ampia: oltre alla Lobbia iniziano a scorgersi le grandi cascate che fluiscono dai ghiacciai, su impressionanti basionate rocciose.


L’ambiente qui è quello dell’alta montagna e si cammina su un sentiero di lastroni: il Rif. Mandrone si scopre solo al termine del percorso, posto su una panoramica balconata, dove sostare prima del rientro.

Il Rif. Mandrone

Per fare rientro in Val Genova si segue il medesimo percorso seguito all'andata. 
Poco oltre il Rifugio, scendendo, con piccola deviazione sulla destra, è presente un piccolo cimitero di guerra, molto significativo, a ricordo delle tristi vicissitudini passate tra queste vette nel corso del primo conflitto mondiale.

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