Itinerario singolare e inaspettato, nel cuore della Basilicata, dove le Dolomiti Lucane, tra i paesini di Castelmezzano e Pietrapertosa sembrano stampate da una cartolina.
La ferrata, abbastanza esposta in alcuni passaggi, percorre le cuspidi rocciose alternando cenge e traversi su placca, fino ad uscire nei pressi del paese.
Accesso: Castelmezzano (PZ)
Tempo di percorrenza: 2.30 ore
Dislivello: 300 metri
Difficoltà: EEA
Valutazione: ***
Parcheggiata l'auto nei pressi del cimitero di Castelmezzano si imbocca il sentiero posto proprio a fianco dello stesso.
Si scende in questo modo per qualche centinaio di metri, raggiungendo il fiume e le casine del noleggio attrezzatura, oltre le quali si prosegue seguendo le chiare indicazioni; da qui hanno inizio alcuni tratti attrezzati.
Primi tratti nei pressi del fiume
Seguendo il sentiero si raggiunge in breve un bel ponte tibetano, oltre il quale inizia la ferrata vera e propria.
Il ponte tibetano che porta all'attacco della ferrata Salemm
Quest'ultima inizia verticale ed esposta, attraversando poi alcuni canali e compiendo numerosi traversi, alcuni in grande esposizione.
Lungo il percorso sono presenti alcune "vie di fuga", ossia dei punti dai quali è possibile abbandonare la ferrata e fare rientro in paese.
L'intero percorso impiega circa due ore e mezza, tenendo presente che i punti con maggiore esposizione sono concentrati dopo la prima metà dell'itinerario.
Incredibili giochi di roccia
La ferrata termina nei pressi del paese di Castelmezzano: percorrendo i bei vicoli del borgo si fa in questo modo rientro al punto di partenza.
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