Il percorso qui descritto, impegnativo e discretamente lungo, consente di compiere un ampio e stupendo anello, partendo dal Monastero di Fonte Avellana e attraversando alcuni dei più suggestivi ambienti del Monte Catria.
Parte dell'itinerario si svolge sul bellissimo sentiero Flo, che ha uno sviluppo autonomo di circa 800 metri di dislivello e attraversa ripidamente il selvaggio versante delle Balze della Porta.
L'itinerario, eccezionale in periodo autunnale, attraversa faggete di rara maestosità ed ha uno sviluppo di circa 12 km, richiedendo gamba allenata, soprattutto nella tratto percorso dal Flo.
Accesso: Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant'Abbondio (PU)
Tempo di percorrenza: 6/7 ore
Dislivello: 1.300 metri
Difficoltà: EE
Valutazione: *****
Dal Monastero di Fonte Avellana, parcheggiata la macchina nell'ampio spiazzo, si sale il breve tratto di sentiero che in pochi metri porta alla sterrata.
Da qui, invece di salire per il sentiero n. 77 (o dei Carbonai), si imbocca una più esile traccia, sulla destra, che inizia a salire subito ripida nel bosco: è il Sentiero Frassati, il cui sviluppo giunge fino alla città di Cagli.
Il sentiero, in questa prima parte è ricco di vegetazione e la traccia risulta a tratti esile. Si dovrà in ogni caso raggiungere un primo bivio, dove tenere la sinistra, per poi girare a destra ad un secondo incrocio, seguendo le indicazioni per Cagli.
Lungo il Sentiero Frassati
La traccia diviene ora più netta e visibile e, dopo un iniziale traverso, ci si immette in una ampia e maestosa faggeta, dove inizia la discesa.
Godendo della enormità del luogo si scende per svolte all'interno del bosco, fino ad incrociare una fonte dismessa e, poco dopo, l'incrocio con il sentiero Flo.
La bella faggeta per la quale si scende
Il Flo viene in questo modo intercettato poco dopo il piazzale della funivia, per il quale - quindi - non si transita: si svolta a sinistra e si procede per questa traccia.
Dopo alcune centinaia di metri ci si immette in una caratteristica fenditura nella roccia, oltre la quale il sentiero diverrà sempre più ripido.
La spaccatura rocciosa
La traccia costeggia ora un ghiaione, in un ambiente selvaggio e grandioso, procedendo sempre in decisa salita (attenzione ai segni, ci sono diverse traccioline che possono indurre in errore) fino alla Grotta dei Ciambotti.
Ambiente stupendo
Ancora faggi
La Grotta dei Ciambotti
Da qui, se possibile, il percorso diventa ancora più duro e supera un paio di tratti attrezzati con cavo, risale un faticosissimo tratto di ghiaie e procede ancora ripidamente nel bellissimo bosco.
La faggeta diventa qui stupenda: insieme a quello percorso poco prima in discesa è uno dei più bei tratti di bosco, a mio parere, del massiccio del Catria.
Dense nebbie
Si giunge da qui, con ultimo strappo, alla Sella dell'Infilatoio.
Ora si punta alla vetta del Monte Catria, attraversando quindi i bei prati che conducono al Rif. Vernosa e, da questo, con ultima fatica, alla quota 1.701 metri della grande croce di vetta.
Cavalli alla Sella dell'Infilatoio
In discesa, chiudendo l'anello, si torna a Fonte Avellana seguendo il ripido sentiero che conduce prima al Pluviometro e poi ad incrociare il sentiero n. 77 (in alternativa si può seguire il 77 per intero, evitando la brutale discesa per il Pluviometro).
In discesa lungo il sentiero n. 77
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