mercoledì 1 settembre 2021

Il Sentiero dei Tre Laghi da Valmaggiore

Trekking alla portata di tutti e di modesto impegno, che consente di visitare in una mezza giornata il suggestivo ambiente del Lagorai, fatto di laghetti e bei valloni detritici.
Punto di partenza (e buon punto di ristoro) è Malga Valmaggiore, raggiungibile in pochi minuti da Predazzo, con comoda ma stretta carrareccia.

Accesso: Malga Valmaggiore (Predazzo, TN)
Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: 800 m
Difficoltà: EE
Valutazione: ***


Lasciata l’auto nei pressi di Malga Valmaggiore (1620 mslm, ampie possibilità di parcheggio), si imbocca il sentiero seguendo le indicazioni per il Lago Moregna.
Il sentiero, in salita e lastricato da grandi pietroni di porfido, si dipana a svolte all’interno di un piacevole bosco.

Malga Valmaggiore
 
Gradoni di porfido lungo la prima parte del sentiero

Si giunge in questo modo ad una prima radura e, poco dopo, al bel Lago Moregna, dove dimorano alcuni somari, ben avvezzi alla presenza dell’uomo.

Asini e cavalli al Lago Moregna

Si prosegue ora lasciando il lago sulla sinistra, ancora per evidente traccia su terreno aperto, sino ad arrivare in vista del Lago delle Trote, le cui sponde sono raggiungibili con una breve deviazione.
A pochi minuti di cammino si giunge infine al Lago Brutto, incassato tra pareti detritiche, ultimo degli specchi d’acqua di questo percorso.

Il Lago delle Trote

Il Lago Brutto

Si può ora scegliere di rientrare per lo stesso sentiero di andata o di proseguire il giro, compiendo un anello, salendo alla evidente Forcella Moregna, raggiungibile per ripido vallone.
Dalla Forcella si tornerà poi al Lago Moregna, e quindi al punto di partenza, per il medesimo percorso seguito all’andata.
Noi, come terza alternativa, siamo tornati al Lago Moregna per imboccare, da qui, la traccia che conduce a Forcella di Valmaggiore. L’ambiente percorso è quasi lunare, tra enormi massi di porfido e i lontani fischi delle marmotte.
Alla Forcella di Valmaggiore, sorpresi da una pioggia che ci ha accompagnato sino al termine del sentiero, siamo rientrati alla Malga per il selvaggio vallone tra Dos Caligher e Cima di Sella (attenzione alla prima parte più ripida, su esile traccia).
 

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