martedì 11 maggio 2021

Palla Bianca (Weisskugel) per la Valle delle Frane

Con i suoi 3.738 metri di altezza il Palla Bianca (o Weisskugel), è la più alta elevazione delle Alpi Venoste; la salita da Maso Corto, per la Valle delle Frane, è una scialpinistica impegnativa che richiede esperienza su terreno alpino e buon allenamento.
La fatica del notevole dislivello è però ripagata dall'ambiente unico e maestoso in cui si svolge e dall'immensa visuale sull'arco alpino che la vetta offre.
Per la cresta finale, ancorchè breve, è opportuno valutare di procedere legati in quanto presenta tratti molto esposti.

Accesso: Maso Corto (BZ)
Tempo di percorrenza: 7 ore
Dislivello: 1.900 metri
Difficoltà: OSA (PD+)
Valutazione: ****


Dall'abitato di Maso Corto procedere, otre gli alberghi sulla sinistra, verso l'ingresso della Valle Fossalunga e mantenersi alla sua destra, imboccando la Valle delle Frane.


Noi, con poca attenzione, abbiamo imboccato l'adiacente vallone, trovandoci così costretti, poco sopra, a svalicare con fatica la Costa Anticogolo per rientrare nella Valle delle Frane a circa 2.800 metri di quota.
La Valle delle Frane in cui procede la prima parte del percorso è comunque agevole e non presenta molte difficoltà, oltre alla sua lunghezza, che la rende in realtà una discreta sfacchinata.


Si punta infatti alla (lontana) testata della Valle delle Frane, precisamente alla Bocchetta delle Frane, posta a destra di Cima della Sorgente, a quota 3257 mslm.
Questo tratto, in particolare attorno ai 3200 metri di quota, è particolarmente ripido e, oltre a essere soggetto a scariche, può necessitare di salire sci in spalla.
Giunti alla forcella si valica e si vede finalmente la vetta del Palla Bianca; il panorama da qui è sensazionale e immenso, l'arco alpino è praticamente tutto a vista!

Panorama verso Nord dalla Bocchetta delle Frane

Il Palla Bianca

Si procede ora in traverso verso sinistra, raggiungendo il giogo della Vedretta (o Hinteresijoch), dal quale, dopo un bel pianoro, occorre affrontare un ripido pendio.

Verso l' Hinteresijoch

Ultimo ripido pendio

Da qui si continua a salire raggiungendo la cresta finale, prima della quale si lasciano gli sci.

Finalmente la vetta!

Pianoro prima della vetta

Questo ultimo tratto di salita, discretamente aereo, potrebbe richiedere l'utilizzo della corda: si sale per qualche facile roccetta e si scende ad un'esile crestina rocciosa, seguendo la quale si giunge infine alla bellissima e panoramica vetta, a quota 3.738 mslm.

L'esile crestina finale

La discesa avviene lungo la via di salita ed è, al pari di questa, lunghissima!!
Purtroppo non abbiamo trovato condizioni di neve ottimali, anzi, il pendio sottostante la Bocchetta delle Frane aveva appena scaricato un bel lastrone; nel resto della discesa, eccezion fatta per le prime curve dopo la vetta, la neve era abbondantemente marcia e non particolarmente piacevole.


Nel complesso gita di grande soddisfazione ed un'importante vetta, che richiede però un buon impegno.

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