lunedì 27 luglio 2020

Torre piccola di Falzarego, Diretta Ghedina

Stupenda via dal comodo accesso, arrampicata facile ma sempre verticale ed esposta, con una visuale magnifica dal centro delle Dolomiti.
Soste attrezzate con anelli cementati, portare protezioni veloci e cordini per le numerose clessidre.

Accesso: Passo Falzarego (BL)
Tempo di percorrenza: 3,30 ore
Dislivello: 250 m. svil.
Difficoltà: AD (IV/IV+)
Valutazione: ****



Provenendo da Cortina, prima di raggiungere il Passo Falzarego, posteggiare nei pressi della locanda Strobel, che dispone di ampio piazzale.
Imboccare, all'estremità del piazzale, il sentiero che sale comodamente con tornanti, prendendo dopo circa 15 minuti di cammino la strada pianeggiante sulla destra.
Seguire la strada per un centinaio di metri, abbandonandola quindi poco prima di raggiungere un vecchio rudere, salendo per ripida ed esile traccia.
Si giunge in questo modo alla base della parete della Torre piccola di Falzarego: l'attacco della via si trova seguendo la traccia sottostante la parete: noi abbiamo attaccato nei pressi di un anello cementato dipinto di rosso.
Riferimento utile per trovare la via è un pino mugo, in parte secco, presente in parete a circa 20 metri di altezza.

L1: salire, senza percorso obbligato, le facili rocce della prima fascia di parete, puntando al pino mugo e superandolo con facile arrampicata fino a giungere ad una sosta su anello cementato + ferla (60 m. III/III+)
L2: attaccare il diedro sovrastante la sosta, superare alcune facili roccette e sostare alla base di una parete appigliata (20 m, IV)

Sul secondo tiro

L3: vincere, con arrampicata verso destra, la bellissima parete di roccia scura, puntando al filo dello spigolo, ove si sosta su terrazzino (35 m, IV e IV+, numerose possibilità di protezione)
L4: dritti sopra la sosta (cordoni), fino ad una comoda sosta (30 m, III+)

L4

L5: salire sopra la sosta, quindi attraversare un piccolo canalino e attaccare, nei pressi di un cordone, la parete verticale ma molto ammanigliata, fino ad uscirne nei pressi di un terrazzo, sostare su clessidra poco visibile (20 m, IV+)
L6: salire con passo verticale ed esposto, ma su buone prese, la netta fessura, per proseguire poi lungo i successivi risalti sino ad una sosta in canale (40 m, IV+)

Passi iniziali del sesto tiro

L7: proseguire per le rocce sovrastanti la sosta, quindi deviare lievemente a destra, per rimontare una cengia che devia decisa a sinistra; superare un passo verticale in placca e andare a sostare alla base del bel diedro dell'ultimo tiro (55 m, IV+, attenzione agli attriti, si può dividere su sosta intermedia)

Dalla sosta di L7

L8: dritti nel bel diedro, verticale ma ammanigliato, fino ad uscirne in corrispondenza di una crestina, oltre la quale si sosta su anelli cementati (IV+, 35 m).

Ultimo tiro

Discesa: scendere verso destra, volendo anche con doppia, fino ad una sorta di terrazzino con vari ancoraggi per calate. Effettuare una doppia da 20/25 m, giungendo all'intaglio tra le due torri. Qui imboccare l'evidente canale (possibile dopia su fix + maglia) per il quale scendere fino ad individuare la traccia della normale. Seguire la traccia (qualche passo di disarrampicata fino al II+ o doppie), per prendere poi l'evidente sentiero che riporta comodamente al passo.

La parete vista dall'attacco: in alto a dx il pino mugo del primo tiro

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