lunedì 18 giugno 2018

Balza Forata, L'anno delle cicogne

Via sportiva recentemente attrezzata alla Punta Anna, itinerario che ha tutti i requisiti per diventare un gran classico della zona.
La roccia è ottima su tutta la via e l'arrampicata di gran continuità e soddisfazione, sempre gradevolmente esposta anche se mai difficile.
L'itinerario è interamente attrezzato a fix (chiodatura più che generosa, anzi, quasi eccessiva), le soste - tranne l'ultima - sono tutte su catena con anello.
Salita veramente piacevole, dal facile accesso e comodo rientro, in ombra la mattina.

Accesso: Santa Maria in Val d'Abisso (Piobbico, PU)
Tempo di percorrenza: 40 min. l'avvicinamento, 2 ore  e 30 la via
Dislivello: svil. 150 metri
Difficoltà: 6a e A0, (obbl. 5b)
Valutazione: ****

Dalla Chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso si imbocca il sentiero che risale la valle, oltrepassando il vecchio mulino e proseguendo per la ripida traccia in direzione della Balza Forata.
Dopo un po'di cammino, prima che il sentiero scenda a guadare il fiume nei pressi della piazzola imbrecciata dove confluisce la carrareccia che sale da valle, si intercetta una piccola traccia sulla sinistra (omino).
Si procede per tale traccia (stretta ma sempre visibile) seguendone le ripide svolte aiutati da qualche omino in pietra, fino ad arrivare ad una sorta di bivio in corrispondenza di un ghiaione. Da qui, invece di procedere salendo il ghiaione si avanza nel boschetto, costeggiando sulla sinistra, dopo pochi metri, la parete rocciosa. Superato un caratteristico "passo del gatto" ed una piccola nicchia si è all'attacco, segnalato con scritta e cordone su fix (circa 40 min. dalla macchina).

L1: salire con movimenti di precisione la placca lievemente aggettante, poi più facilmente per una evidente rampa, sino ad un ultimo passo in traverso a sinistra (25 m, pass. 6a, poi 5b).


L2: azzerare due o tre difficili passi in placca (non so che grado potrebbero avere in libera), per poi affrontare uno strano passaggio "boulder", dopo il quale con un ultimo movimento si raggiunge una grande cengia. Traversare una decina di metri verso destra e raggiungere la comoda sosta (30 m, A0, 6a, poi più facile).
L3: lunghezza stupenda, proseguire in traverso sul terrazzo, per poi alzarsi e proseguire con bellissima arrampicata, mai banale, per terrazzi e diedri fino in sosta (30 m, 5c continuo).
L4: per rocce articolate sopra alla sosta, superando un ultimo breve passaggio per uscire in catena (25m, 5b).
L5: salire in diagonale verso destra sfruttando buone lame, poi piegare a sinistra e costeggiare su bella arrampicata uno spigolo (20m, 5b) [in alternativa, con difficoltà di 6a/A0 è possibile risalire l'evidente diedro posto sopra alla sosta]
L6: alzarsi sulla rampa posta sopra alla sosta, poi piegare a sinistra ed entrare nell'evidente e caratteristico diedro giallastro; qui, con movimento d'equilibrio, traversare a sinistra e uscire su minori difficoltà, superando infine un ultimo bel passaggio per uscire in vetta (25m, 6a, sosta su buone clessidre.



Per la discesa procedere ora per la cresta in direzione sud-est (destra faccia a monte considerando il versante di salita). Seguendo una netta traccia, comodamente, si torna in breve al sentiero che sale dalla chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso. 

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