lunedì 9 luglio 2018

Vetta Orientale, Via dell'incontro

Via interessante, che vince su difficoltà contenute la parete ovest della Vetta Orientale, giungendo sulla sua anticima.
Roccia discreta ma generalmente buona nelle difficoltà; la via di salita è un po'da ricercare, ma con un po'di intuito si riesce agevolmente a trovare il percorso giusto.
Lungo la via non sono presenti chiodi di passaggio e solo alcune soste sono attrezzate con due chiodi; portare quindi la normale dotazione alpinistica e un assortimento di chiodi.
Considerare che la parete ovest della Vetta Orientale, anche in estate, è in ombra per gran parte della giornata (sole dalle 12.30 circa), sicuramente non si soffre il caldo!

Accesso: Prati di Tivo (TE)
Tempo di percorrenza: 4/5 ore
Dislivello: 350 m. di sviluppo
Difficoltà: D, IV, pass. IV+
Valutazione: ***



Attirati dalla poca notorietà della parete - perlomeno in confronto con il vicino Corno Piccolo - decidiamo di salire una delle vie che raggiunge la Vetta Orientale per la dritta ovest.
La scelta cade sulla Via dell'incontro, che sembra opporre difficoltà accettabili e seguire una bella linea.
L'attacco si trova a pochi minuti dal Rif. Franchetti, poco distante dall'inizio della Ferrata Ricci.
Salendo il ghiaione si notano evidenti due grosse fessure parallele: la Via dell'incontro segue la fessura/camino di sinistra, alla base della quale una comoda piazzola per prepararsi.

L1: Salire lievemente a destra della grossa fessura/camino per fessure e rocce articolate, sino a sostare su comodo terrazzino (50 m., IV).
L2: Procedere per il diedro sovrastante la sosta e, seguendo lo stesso, superare un piccolo strapiombo (occhio alla qualità della roccia), dopo il quale procedere su rocce più facili verso destra, sino a sostare all'interno di un diedro (50 m., IV).
L3: Salire per facili rocce sopra la sosta, quindi immettersi in un bel camino/canale, dal quale uscire con arrampicata divertente verso sinistra (50 m., IV)
L4: Procedere ora verso destra per facili rocce e risalti, sino a sostare su un comodo terrazzone, in vista del caratteristico tetto ad arco (60 m., III).
L5: Salire la facile placconata sovrastante la sosta andando a sostare al suo termine, restando sul lato sinistro del tetto (40 m., III, attenzione, alcune relazioni erroneamente non riportano questo tiro!!).

Verso il caratteristico tetto ad arco

L6: Con bellissima arrampicata aggirare il tetto alla sua sinistra, traversando poi per qualche metro in massima esposizione e guadagnando per rocce più facili una comoda sosta (IV/IV+, 50 m).

Sul traverso del tetto


L7: Inizialmente dritti sopra la sosta (ch.), per poi traversare decisamente verso sinistra (occhio alla roccia), andando a sostare su piccola cengia (40 m., III).

L8: A sinistra della sosta superando prima l'evidente diedro, poi per risalti fino ad un tettino da vincere con movimento deciso, dopo il quale le difficoltà si abbattono; per canale roccioso giungere fin dove la corda lo consente (60 m., IV+ e III).

Fuori dalle difficoltà

Per la discesa raggiungere in breve l'anticima della Vetta Orientale, dalla quale seguire i segni e gli ometti che conducono alla Ferrata Ricci.
Per la ferrata, in breve, scendere ora al Rif. Franchetti (circa 30 minuti dalla vetta).

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