venerdì 14 gennaio 2011

Il Lago di Pilato da Forca di Presta

Il luogo forse più noto dell'intero gruppo dei Monti Sibillini, il fantastico lago che con l'evaporazione estiva delle acque si divide in due distinti bacini a forma di occhiali.
La più grande particolarità del luogo, oltre al paesaggio dolomitico, è comunque il Chirocefalo del Marchesoni, il minuscolo gamberetto che popola le acque del lago nuotando a pancia in su.
Il tragitto non è brevissimo ma sicuramente molto appagante, bellissima la vista sui Monti della Laga, con la possibilità di raggiungere, compiendo una breve deviazione, anche il Monte Vettore, la più alta cima delle Marche.


Accesso: Forca di Presta (GPS: 42.789921,13.260756)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Dislivello: 1000 metri (poco di più raggiungendo anche il Monte Vettore)
Difficoltà: EE
Valutazione: ****




Il sentiero inizia a Forca di Presta, nei pressi del Rifugio degli Alpini, dove si parcheggia.
Si imbocca da qui l'evidente traccia che risale la lunga cresta, sempre per prati, sino al Rifugio Zilioli, già visibile dal basso.
Il percorso è sempre in moderata pendenza, anche se mai estenuante; il paesaggio, dai Monti della Laga al Gran Sasso, nelle giornate limpide, è veramente grandioso.

Il Monte Vettore dal Rifugio degli Alpini a Forca di Presta

Le nuvole ricoprono il Pian Grande

Il Rifugio Zilioli

In poco meno di due ore si raggiunge, dopo un ultimo tratto decisamente più ripido, il Rifugio Zilioli, posto sulla spettacolare Sella delle Ciaule.
Da qui, sulla sinitra Punta di Prato Pulito e l'affilata Cresta del Redentore, sulla destra il Monte Vettore, di fronte il Pizzo del Diavolo e, sullo sfondo, la Sibilla.
Breve sosta al Rifugio (incustodito, in inverno apero un locale, immondizia ovunque) per poi scendere sotto la Sella delle Ciaule verso l'imbutino che dà ingresso nella Valle del Lago.

Punta di Prato Pulito

Il Pizzo del Diavolo

Doline sotto la Sella delle Ciaule

Brevi ma facili passaggi su roccette - ormai in vista del Lago - consentono in breve di raggiungere prima il ghiaione e poi le rive del piccolo bacino.
Stando molto attenti ed avvicinandosi alla sponda solamente ove consentito è anche possibile ammirare i piccoli Chirocefali nuotare nelle limpidissime acque del lago.
Attenzione però: i gamberetti depogono le prorpie uova a secco sulle rive del bacino, camminare lungo le stesse significa calpestare e distruggere decine di cove.
Il solo pensiero che questo esile animaletto continui a popolare il lago anche quando lo stesso, ogni inverno, si gela completamente, è strabiliante.

Colori

Il Lago

Scattate le dovute foto, ci si incammina per il sentiero di andata, risalendo prima il ghiaione, poi le roccette, poi l'imbutino ed i ripidi prati sino alla Sella delle Ciaule.
Da qui, in circa 20 minuti si può deviare per la cima del Monte Vettore, frequentatissima vetta da cui, in assenza di nebbia, si gode di un bellissimo panorama.
Più o meno un paio di inverni fa la croce di vetta - inizialmente dritta - è stata piegata quasi ad angolo retto dalla potenza del vento e della neve.

La Sibilla

La croce di vetta del Monte Vettore

Dalla croce, per la discesa, si segue il sentiero di andata, facendo attenzione nel più ripido tratto proprio sotto al Rifugio Zilioli.
Api 

Il Rifugio degli Alpini 

Fioritura sul Pian Grande 

 Castelluccio di Norcia


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