La prosecuzione della ferrata delle Bocchette Alte, molto più breve e decisamente meno impegnativa.
Abbiamo percorso la ferrata partendo dal Rif. Brentei per arrivare al Rif. Alimonta.
Accesso: Rif. Brentei (raggiungibile da Madonna di Campiglio - Rif. Vallesinella in circa 2 ore e mezza)
Tempo di percorrenza: 1.30 ore dal Rif. Brentei all'attacco, 3 ore la ferrata
Dislivello: 600 metri dal Rif. Brentei all'attacco
Difficoltà: facile
Valutazione: ****
Abbiamo percorso la ferrata partendo dal Rif. Brentei, in senso contrario a quello che solitamente viene consigliato, ma il percorso è stato ugualmente piacevole e ingaggioso.
Dal Rif. Brentei si procede verso la Bocca di Brenta, su sentiero che in lieve salita conduce sino al nevaio sotto la Bocca.
Attraversato un tratto con neve molto dura iniziano le prime scalette ed i tratti attrezzati, che non sono tuttavia il vero e proprio attacco della ferrata.
Indicazione al Rif. Brentei
Il sentiero che dal Rif. Brentei sale alla Bocca di Brenta
Primi tratti attrezzati
Verso l'attacco
Poco sopra, infatti, parte la prima scala metallica che conduce alla lunghissima ed esposta cengia che taglia tutto il versante della parete.
Il percorso è sicuramente intuitivo, alcuni tratti, per la larghezza della cengia, non sono nemmeno attrezzati con cavo.
La prima scala per la cengia
La lunghissima cengia attrezzata
Esposizione
In lontananza, verso nord, si riesce a scorgere anche il Cevedale.
Il Cevedale in lontananza
Lungo la cengia si trova anche una piccola fonte, con l'acqua che sgorga gelida da un piccolo tubo metallico infisso nella roccia!
Fonte lungo la cengia
Assi di legno
Il panorama è spettacolare durante tutto il percorso, le rocce color pastello delle Dolomiti e gli impressionanti ghiaioni accompagnano ogni passo.
Roccia pastello
Sebbene la ferrata sia facile, ciò non significa che non sia a tratti abbastanza rischiosa. In alcuni tratti non attrezzati è necessario arrampicare per roccette e balze, facendo la massima attenzione a non perdere il tracciato!
Tratti sprotetti
Campanile
Vette
Strani picchi
Squarci di cielo
La parte più bella e suggestiva della ferrata è circa a tre quarti del percorso, quando si incontra la bellissima cengia attrezzata a picco sul vuoto.
Ovviamente la bellezza del luogo non sfugge nemmeno ai molti frequentatori della ferrata, tutti intenti a scattar foto del tutto incuranti di chi vorrebbe arrivare a casa in tempi umani!
Cengia turistica
Cavi nel vuoto
Il lago di Molveno
Fiori montani
Nel vuoto
La parte finale della ferrata è una serie di scale che conduce al nevaio sopra al rifugio Alimonta, in questo tratto abbiamo trovato un po'di coda, dovuta anche al fatto che alcune persone, percorrendo l'itinerario in senso contrario al nostro, dovevano scavalcarci.
Scale finali
Da qui, raggiunto il nevaio, in pochi minuti si raggiunge il Rif. Alimonta, posto su un balcone veramente suggestivo.
Verso il Rif. Alimonta
Il rifugio
Balcone panoramico
Rifugio Alimonta
In circa un'ora e mezza, dal Rif. Alimonta si scende al Rif. Brentei, per poi tornare al Rif. Vallesinella in circa un paio d'ore, salvo soste birra.
Rif. Brentei e canalone Neri
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