Due delle maggiori cime della Laga con un percorso fattibile in mezza giornata. Bellissimi scorci sul Monte Vettore, sul Gran Sasso e sulle altre vette del gruppo.
Accesso: Fraz. Sant'Angelo, Macchie Piane (GPS: 42.6670, 13.3174)
Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza circa
Dislivello: 1.200 metri
Difficoltà: EE
Valutazione: ***
Il sentiero inizia da Macchie Piane, facilmente raggiungibile, facendo attenzione alle buche, tramite una strada abbastanza asfaltata proveniente dalla frazione di Sant'Angelo.
Parcheggiata l'auto, con la prima delle due cime già ben visibile sulla sinistra, si procede per il prato, tagliandolo senza traccia obbligata e possibilmente evitando di innervosire le vacche ed i vitellini che vi pascolano.
Al termine del prato si piega leggermente a sinistra, seguendo a scelta una delle polverose tracce formate dalle mucche, puntando a risalire il colle sovrastante.
L'inizio del sentiero
Tracce nella breve macchia
Si giunge in breve ad un piccolo ripiano, da cui si procede, seguendo la segnaletica bianco-rossa, verso l'evidente canale che incide il lato della montagna.
Inizia qui il "Tracciolino di Annibale", ossia lo stretto sentiero che si seguirà per tutta la prima parte del percorso, girando a mezza costa sino al versante opposto del Pizzo di Sevo.
Camminando per questa traccia - sempre evidente e in discreta pendenza - si giunge, in circa un'ora e mezza dalla partenza, al Vado di Annibale, caratteristica sella posta tra Pizzo di Sevo e Cima Lepri.
Camminando per questa traccia - sempre evidente e in discreta pendenza - si giunge, in circa un'ora e mezza dalla partenza, al Vado di Annibale, caratteristica sella posta tra Pizzo di Sevo e Cima Lepri.
Il Tracciolino d'Annibale
La stretta traccia
Verso il Vado di Annibale
Vado di Annibale
Da qui si parte ora per il Pizzo di Sevo, raggiungibile salendo per la ripida cresta che parte sulla sinistra. Meglio tenersi sulla destra della cresta, dove dopo un centinaio di metri iniziano a scorgersi anche alcune lievi tracce di sentiero; in circa 30-40 minuti (belli ripidi) si è in cima.
La cresta per la vetta di Pizzo di Sevo
Campotosto in lontananza
La croce di vetta di Pizzo di Sevo
In cima, croce e libro di vetta (trovato pieno), una bellissima vista sul Monte Vettore e sulla prossima destinazione: Cima Lepri.
Tirato un attimo il fiato, infatti, si ridiscende al Vado di Annibale per la stessa cresta percorsa all'andata (20 minuti da Pizzo di Sevo alla sella), da dove iniziare nuovamente a salire.
Il sentiero per la vetta è ampiamente segnato da bolli bianco-rossi, anche se il percorso non è obbligato. Si seguono infatti tracce, omini o semplicemente la linea che sembra migliore sino alla croce di vetta, circa un'ora dal Vado di Annibale.
Cima Lepri da Pizzo di Sevo, dietro il Gran Sasso
Omino
Pizzo di Sevo (la cresta percorsa) e il Monte Vettore alle spalle durante la salita a Cima Lepri
Cima Lepri
La discesa avviene per l'itinerario di andata, prima al Vado di Annibale (30 minuti da Cima Lepri), poi per il "Tracciolino", sino al ritorno a Macchie Piane (circa un'ora dal Vado di Annibale).
Che pacchia!
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