Via alpinistica, ottimamente attrezzata, in un ambiente spettacolare e selvaggio come quello del Corno del Catria.
Roccia ottima sul primo tiro, buona/discreta nel resto della via, prestare attenzione a quel che si tocca. Per una ripetizione utile qualche friend medio per integrare la chiodatura, comunque abbondante, e cordini per allungare le protezioni; soste attrezzate su fix da collegare (qui una relazione dettagliata della salita).
Accesso: Isola Fossara (PG)
Tempo di percorrenza: 7 ore
Dislivello: 700 metri
Difficoltà: 6a+ (solo il primo tiro, azzerabile), IV+/V il resto della via
Valutazione: ***
Non è la prima volta che tentiamo di salire questa via.
A marzo fu il vento, fortissimo, a costringerci ad una veloce ritirata, quando eravamo ormai arrivati - mani ghiacciate - a metà della scalata. D'altronde era impossibile anche solo pensare di arrampicare in quelle condizioni: fu un discreto problema anche affrontare il ripido sentiero per il ritorno.
L'accesso all'itinerario può avvenire dall'alto, scendendo dal sentiero che nei pressi della vetta del Catria scende fino all'attacco della via, ma anche dal basso, appena superata la Gola del Corno.
Questa seconda opzione, se si ha voglia di camminare un po', è decisamente più suggestiva e completa, percorrendo la bellissima cresta che si innalza ripida ed esposta sopra la vallata.
Isola Fossara
Venendo da Sassoferrato, si supera l'abitato di Isola Fossara e la Gola del Corno, per parcheggiare in una piazzola posta nei pressi di una curva, poco dopo un'evidente reticolato metallico per contenere le frane.
Il sentiero inizia a salire proprio fiancheggiando la rete parasassi, seguendo un'evidente traccia all'interno del bosco.
Superato un breve dislivello, un cartello indica di svoltare sulla sinistra, su pendenze via via in aumento, ad intercettare la maestosa cresta che conduce all'attacco della via (passaggi esposti su roccette, un tratto attrezzato con corda fissa, attenzione al vento!).
La cresta che si percorre per arrivare all'attacco della via
Giunti al termine della cresta si scende per un ripido canale, si oltrepassa un pendio sulla sinistra e ci si ritrova direttamente sotto l'evidente antro nei pressi dell'attacco della via (circa un'ora e mezzo dalla partenza).
La salita inizia dall'evidente diedro/fessura posto a sinistra del grande antro.
Il Corno del Catria
Il primo tiro è quello tecnicamente più impegnativo, anche se ottimamente protetto. 6a+, con passo iniziale su placca e strani movimenti al centro, leggermente più facile in alto, dove si sfruttano buone fessure. Al termine del tiro agguantare un'evidente catena di ferro, non per ciucciare il passo ma per evitare di scaricare sassi sul compagno. Sosta su chiodi e ginepro, 40 metri.
Primo tiro
Si riparte per il secondo tiro (IV+, pass. V) risalendo direttamente lo spigolo su roccia da verificare attentamente. Si può sostare, quando la pendenza si abbatte, sul pendio a destra della linea di salita, ovvero proseguire in alto per balze erbose fino ad un grottino ove è presente un fix.
Ora su per il diedro posto nei pressi del grottino, superato dopo pochi metri un terrazzino (2 fix) si continua a salire sfruttando buone lame. Tralasciare una scomoda sosta su chiodi e proseguire lievemente verso dx fino ad incontrare una sosta su due fix su gradino (V).
Dalla sosta del terzo tiro
Il quarto tiro prosegue inizialmente in diagonale verso destra, per poi affrontare l'evidente diedro che incide la parete. Salire quest'ultimo fino a quando non si biforca, quindi prendere a sinistra (all'apparenza poco logico), e rimontare su di una cengia detritica (attenzione!) nei pressi della quale si sosta su due fix (IV+, pass. V, ho protetto l'ultimo passo con un BD rosso).
L'ultima lunghezza affronta senza linea obbligata la paretina sovrastante la sosta (IV, 2 chiodi poco visibili), per poi salire (verso dx) su balze e roccette gli ultimi metri che separano dalla vetta. Sosta su 2 fix e cordone.
Usciti!
Pochi metri sopra la sosta un omino indica la vetta del Corno del Catria. Da qui la vista è spettacolare, il mare, il San Vicino, il Cucco, il Motette, il Catria!!
La vetta del Corno del Catria
Per il ritorno si prosegue adesso lungo l'evidente cresta, fino al suo termine, per poi scendere sulla destra ad imboccare il sentiero (passi ripidi ed esposti) che in breve riporta nei pressi dell'attacco della via.
Da qui seguendo la cresta percorsa all'andata si torna in breve alla macchina. In alternativa è possibile seguire una traccia che si snoda nel vallone posto a dx della cresta (faccia a valle), tuttavia non sempre evidente e intricato di vegetazione.
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