L'idea è quella di scalare a Intermesoli un paio di giorni, dormire in tenda in Val Maone, perchè è ottobre ma è relativamente caldo, salendo un paio di vie.
La prima che attacchiamo è Avanti Popolo, 5 tiri in tutto, arrampicata faticosa e roccia abbastanza marcia nel primo tiro, da discreta a buona nei restanti.
Chiodatura alle soste e in qualche sporadico punto lungo la via, rientro per traccia e canalone con due/tre doppie attrezzate.
Accesso: Prati di Tivo (TE)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 200 metri la via
Difficoltà: V+
Partiamo presto la mattina, perchè per arrivare a scalare a Intermesoli bisogna camminare un po' e siamo carichi anche di tende e materiali vari per accamparci.
La giornata è stupenda e iniziamo a risalire la Val Maone dai Prati di Tivo mentre il sole inizia a colorare il bosco già in veste autunnale.
In circa un'ora siamo in valle, a nascondere in una macchia gli zaini e a preparare la roba per la salita.
La via corre lungo la Torre John Wayne, alle Strutture e dopo altri quaranta minuti di cammino ci troviamo all'attacco, posto dietro una pancia rocciosa, in corrispondenza di un canale di rocce visibilmente instabili.
Ingresso in Val Maone
Val Maone
Verso l'attacco della via
Il primo tiro affronta inizialmente la rampa rocciosa posta sotto il canale, per poi infilarsi dentro questo. Ad uno stretto passaggio segue un camino/fessura marcio sul lato sinistro e decisamente duro, di circa 15 metri. La sosta è all'interno del canale, su un gradino pietroso, dal quale inevitabilmente si scarica qualcosa (V+, 40 metri, 1 ch. in sosta).
La seconda lunghezza dovrebbe passare all'interno del grande camino posto sopra la sosta, che in realtà sembra abbastanza inquietante. Siamo quindi passati sulla placca di destra per fare solamente l'ultimo passo del tiro al termine del camino, dove questo va a morire su di un comodo gradone sul quale si sosta (V+, 35 metri, 1 spit in sosta).
Panorami arrampicatori
La valle in veste autunnale
Ora su per il terzo tiro, traversando qualche metro sulla sinistra per poi rimontare un sistema di fessure nei pressi dello spigolo (cordone), fino ad arrivare a sostare su un terrazzino erboso pendente, alla base di un evidente diedro (IV+, 35 metri, cordone, ch., sosta da attrezzare).
La quarta lunghezza sale per il diedro, uscendone sulla sinistra quando questo è quasi al termine, sostando su spuntone e chiodo (30 metri, 1 ch., 1 spit, 1 ch. in sosta).
Da qui salire ora traversando a sinistra con passaggio esposto e duro (piccola clessidra, senza cordone) che immette in uno stretto canalino, il quale finisce su di una fascia di erba dopo la quale si rimontano più facilmente alcune balze di roccia ed erba, fino ad attrezzare una sosta su uno degli spuntoni presenti (alcuni si muovono!) 50 metri, III, 1 pass. V, 1 ch., sosta da attrezzare.
Il diedro del quarto tiro
Da qui salire ora traversando a sinistra con passaggio esposto e duro (piccola clessidra, senza cordone) che immette in uno stretto canalino, il quale finisce su di una fascia di erba dopo la quale si rimontano più facilmente alcune balze di roccia ed erba, fino ad attrezzare una sosta su uno degli spuntoni presenti (alcuni si muovono!) 50 metri, III, 1 pass. V, 1 ch., sosta da attrezzare.
La via termina qui. Si prosegue qualche metro su erba ripida, raggiungendo quindi una cengia erbosa sovrastante un ripido canale. Per balze si raggiunge quindi il fondo del canale stesso, per il quale si continua a discendere su sfasci fino ad una calata attrezzata con cordone sulla destra.
Con una doppia da 30 metri si raggiunge un ulteriore ancoraggio con un solo fix dal quale ci si cala per altri 60 metri. Si scende ancora qualche metro a piedi, fino ad un terzo ancoraggio di calata (1 fix) che consente di buttare l'ultima doppia da 60 metri.
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