Quasi che sembra iniziato l'inverno, neve in quota e temperature fanno sperare in neve buona anche se non abbondantissima, e visto che ancora la strada per Campo Imperatore è aperta vale la pena provare una salita.
La via è fin troppo segnata nell'andamento, la neve ancora pochina e non sempre compatta, con la conseguenza che siamo saliti con lunghi tratti di facile e divertente misto, nel fantastico ambiente dominato dalla vetta occidentale.
Accesso: Campo Imperatore (AQ)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 800 metri
Difficoltà: AD- (tratti di misto fino al II+, più facile con maggiore innevamento)
Valutazione: ***
Partiamo di buon mattino, come sempre con il bagagliaio pieno e poche ore di sonno; la prima uscita dell'inverno è sul Re dell'Appennino e bisogna arrivare presto, per salire prima che il sole scaldi troppo la poca neve.
Dal piazzale di Campo imperatore non siamo gli unici a salire verso il Duca degli Abruzzi, cerchiamo di evitare le lingue di neve che coprono il pendio sovrastante l'osservatorio e in breve siamo sulla bellissima cresta, dove un vento gelido ci fa alzare subito i cappucci.
Verso il Cefalone
La traccia è battuta e si cammina ancora bene senza ramponi, puntiamo al Sassone diretti, lanciando un'occhiata ogni tanto alla via di salita, che non sembra molto carica di neve.
Alla base del canale d'attacco (sx del Sassone, faccia a monte) infiliamo ramponi e ammenicoli vari, con il sole che inizia a scaldare come si deve, noi e purtroppo anche la neve.
La via, come prevedevo, è in gran parte scoperta, ai tratti innevati seguono numerosi passaggi di misto, arrampicare è divertentissimo, anche se ogni tanto piovono piccole scariche della galaverna che si stacca dai pilastri rocciosi.
Tratti di misto
Passaggi
Seguendo le evidenti verniciature verdi (impossibile sbagliare via!) in breve arriviamo alla croce di vetta, bellissimo come sempre il panorama sulle altre cime e sui valloni circostanti.
Neve decisamente sfatta nella parte finale, ma poco importa; ci godiamo qualche minuto la vista, un cambio di guanti e ci prepariamo a tornare.
Neve decisamente sfatta nella parte finale, ma poco importa; ci godiamo qualche minuto la vista, un cambio di guanti e ci prepariamo a tornare.
Il canale Bissolati però non è tracciato, guardo meglio e capisco che in effetti la neve termina poco dopo: si deve scendere per la normale.
Armati di pazienza iniziamo quindi a seguire la traccia già battuta, con le Fiamme di Pietra rossissime alle nostre spalle.
Quando torniamo in vista della conca di Campo Pericoli la neve è ormai completamente sfatta, ogni tanto sprofondiamo in qualche buco, ma con calma siamo nuovamente alla sella di Monte Aquila.
Quando torniamo in vista della conca di Campo Pericoli la neve è ormai completamente sfatta, ogni tanto sprofondiamo in qualche buco, ma con calma siamo nuovamente alla sella di Monte Aquila.
Discesa su neve marcia
Per tornare alla macchina scegliamo di scendere per la traccia estiva, ancora percorribile e tracciata, evitando di risalire le creste fino al Duca degli Abruzzi.
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