Sentiero ad anello, in un ambiente veramente molto suggestivo e vario, nella parte più settentrionale del gruppo dei Monti Sibillini.
Attenzione però al livello dell'acqua del Fiastrone, in primavera potrebbe essere anche discretamente alta e la corrente troppo forte per camminare!
Accesso: Fiastra (MC)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Dislivello: 500 metri
Difficoltà: E
Si parte dalla diga di Fiastra, parcheggiando proprio nei pressi della grossa struttura, che si attraversa poi a piedi.
Attraversata una grottina, inizia il sentiero, che sale per qualche centinaio di metri fino ad un bivio, al quale si prende la traccia di destra.
Il lago di Fiastra dalla diga
Ora si inizia a scendere, lasciandosi alle spalle il lago di Fiastra, che ogni tanto si riesce anche ad intravedere tra qualche slargo della vegetazione.
Si incrocia quindi sulla destra un'altra traccia, che scende al torrente: da qui si passerà rientrando.
Proseguendo dritti, con qualche saliscendi si arriva quindi alla Costa Lame Rosse, incrociando un ghiaione sulla sinistra.
Il sentiero per le Lame Rosse
Risalendo, ora più ripidamente, si iniziano a scorgere le stranissime formazioni delle Lame Rosse, una serie di guglie di scaglia rossa formate dall'erosione e che probabilmente - proprio per i fenomeni erosivi che le caratterizzano - sono destinate a scomparire.
Le Lame Rosse
Si torna quindi indietro, intercettando la traccia che sale proprio dietro la tabella segnavia posta all'inizio del ghiaione.
Con qualche tratto più ripido, occorre individuare adesso il bivio che, sulla destra, immette nella lunga discesa in direzione del Fiastrone (cartello con indicazione per la Grotta dei Frati).
Scendendo ripidamente, si può anche fare una breve deviazione per la Grotta dei Frati: circa 5 minuti dal sentiero principale.
Continuando a seguire quest'ultimo si scende fino al torrente, dove ci si prepara per la parte più suggestiva del percorso.
La grotta dei frati
Continuando a seguire quest'ultimo si scende fino al torrente, dove ci si prepara per la parte più suggestiva del percorso.
Si deve infatti risalire il corso del fiume verso monte, per immettersi dopo poco nella bellissima Gola del Fiastrone.
In ogni caso occorre avere ai piedi un paio di scarpe/scarponi, giusto per evitare di scivolare e di fare un bagno gelato.
L'acqua è effettivamente freddina, ma il luogo incantevole: la Gola del Fiastrone è strettissima, tanto che in alcuni punti le due pareti si toccano; ai lati scendono ovunque pisciarelle d'acqua e camminare in quest'ambiente è davvero molto suggestivo.
Prima di entrare nelle Gole del Fiastrone
L'ingresso della Gola
In alcuni punti, nei passaggi più stretti, allargando le braccia si possono toccare i due lati della gola; attenzione in questi tratti perchè la corrente è più forte e l'acqua arriva alle cosce!!
Piano piano la gola inizia quindi ad aprirsi e, sempre risalendo il fiume (in parte sui lati, in parte guadando) si deve individuare la traccia che risale sulla destra, segnata da alcuni bolli di vernice rossa.
Con un paio di passi decisamente ripidi si guadagna ora il sentiero per il ritorno, che in leggera salita conduce in breve ad intercettare il percorso seguito all'andata.
Strettoie!
Con un paio di passi decisamente ripidi si guadagna ora il sentiero per il ritorno, che in leggera salita conduce in breve ad intercettare il percorso seguito all'andata.
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