La stagione alpinistica quest'anno sembra non voler proprio iniziare, ma le condizioni di neve primaverili non ci fanno comunque annoiare.
Visto lo stato dei canali che scendono dal versante ovest del Monte Redentore decidiamo di provare a scendere per uno di questi, scegliendo in loco quello in condizioni migliori.
Accesso: Castelluccio di Norcia (PG)
Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: 900 metri
Difficoltà: BS
Stavolta la partenza non è proprio notturna. I Sibillini sono vicini e scegliamo di andare con calma, con abbondante tappa colazione a Visso.
Le creste di Passo Cattivo che scorgiamo salendo da Castelsantangelo sul Nera verso Castelluccio sembrano totalmente prive di neve, e un po'ci preoccupiamo per la effettiva possibilità di sciare.
Arrivati a Forca di Guado però dobbiamo ricrederci: pochissima neve, ma i canali sono pieni, uniformi e ben scendibili con gli sci!
Proseguiamo un po'per la sterrata che si dirige verso le piane da Forca di Guardo, fermandoci quando la neve interrompe il passo.
Scendendo verso la piana con gli sci in spalla puntiamo dritti al canale che parte proprio a sinistra del Canale San Lorenzo, che sembra sbucare in cresta in corrispondenza di una selletta.
Attraversata la piana, si supera una collinotta boscosa, per poi proseguire sulla sinistra di questa, sempre all'interno del bosco.
Il Monte Argentella e il Canale San Lorenzo dalla piana
Sulla destra il Canale San Lorenzo
Attraversata la piana, si supera una collinotta boscosa, per poi proseguire sulla sinistra di questa, sempre all'interno del bosco.
Terminata la vegetazione si apre il canale vero e proprio, che risaliamo non senza fatica con gli sci ai piedi, su neve ghiacciata e compattissima.
Una strozzatura ghiacciata poco prima della fine del canale ci fa togliere gli sci e tirare fuori la piccozza, ma sono solo un paio di metri, dopo i quali siamo al termine della salita, in corrispondenza di una panoramica sella.
Bevendoci un the al riparo dal vento gettiamo ancora un'occhiata all'ultimo tratto percorso e senza troppe remore faccio presente ai compagni di salita che forse non è proprio il massimo scendere di li, quantomeno perchè vorrei evitare di ruzzolare per tutto il canale arrivando a stamparmi su uno dei bellissimi faggi del sottostante bosco.
In salita lungo il canale di sinistra
Verso la cima del canale
La neve scarseggia...
Bevendoci un the al riparo dal vento gettiamo ancora un'occhiata all'ultimo tratto percorso e senza troppe remore faccio presente ai compagni di salita che forse non è proprio il massimo scendere di li, quantomeno perchè vorrei evitare di ruzzolare per tutto il canale arrivando a stamparmi su uno dei bellissimi faggi del sottostante bosco.
Decidiamo quindi di scendere per il vicino Canale San Lorenzo, più appoggiato ed anche più lungo.
Sci in spalla, procediamo quindi per una facile crestina e poi per prati, in diagonale verso destra, salendo fino alla vetta del Monte Argentella.
La panoramica cresta del Redentore
La sciata da qui fino a valle è piacevolissima, nonostante la neve a tratti un po'troppo ghiacciata.
Il Canale San Lorenzo è un imbutone perfetto e prima di arrivare al suo termine, nei pressi del bosco, pieghiamo verso sinistra, guadagnando ancora qualche curva.
Un ultimo tratto nel bosco ci porta di nuovo sulla piana, dove sfruttiamo al massimo la velocità acquisita per arrivare poco sotto la traccia che riporta alla sterrata; da qui in poco più di 15 minuti siamo di nuovo alla macchina.
Discesa!!!
Un ultimo tratto nel bosco ci porta di nuovo sulla piana, dove sfruttiamo al massimo la velocità acquisita per arrivare poco sotto la traccia che riporta alla sterrata; da qui in poco più di 15 minuti siamo di nuovo alla macchina.
Sciata molto divertente, su neve abbastanza facile e senza un dislivello troppo impegnativo da superare in salita.
Nelle condizioni in cui abbiamo trovato il canale sono sicuramente utili un paio di ramponi e la piccozza, anche salendo direttamente per il Canale San Lorenzo.
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